Specialità

Ortopedia

Cos’è l'ortopedia e di cosa si occupa?

L’ortopedia è la branca medico-chirurgica dedita allo studio della salute dell’apparato muscolo-scheletrico e locomotore (ossa, cartilagini, articolazioni, legamenti, muscoli e tendini).

Dell’ortopedia fa parte anche la traumatologia, che si occupa principalmente delle lesioni dovute a traumi.

Tra le prestazioni offerte dall’ortopedico di Effemedica:


In Effemedica è possibile prenotare la prima visita ortopedica e la visita ortopedica di controllo con il Prof. Gaetano Pagnotta, ortopedico pediatra d’eccellenza, nonché Direttore Sanitario di Effemedica.

Quali sono le patologie trattate dall'ortopedia?

L’ortopedico si occupa di diagnosticare e trattare le patologie inerenti all’apparato muscolo-scheletrico. 

Tra le patologie trattate più frequentemente dall’ortopedico possiamo menzionare:

  • Lussazioni
  • Fratture
  • Stiramenti muscolari
  • Strappi muscolari
  • Lesioni cartilaginee (tra cui lesioni del menisco)
  • Lesione della cuffia dei rotatori
  • Instabilità articolare (tra cui instabilità della spalla)
  • problemi ai legamenti
  • Sindrome del tunnel carpale
  • Alluce valgo e altre sindromi a carico del piede
  • Scoliosi (deviazione della colonna vertebrale che, invece di rimanere eretta, si storta e si curva verso un lato)


Altre patologie solitamente diagnosticate in età infantile e durante la crescita (come il piede torto, la cifosi, ginocchia valghe e ginocchia vare, displasia dell’anca, piede piatto… ecc.) sono invece seguite dall’ortopedico pediatra.

Dott. Gianluigi Errico

ortopedico

Dott. Gianluigi Errico, ortopedico di Effemedica

Il Dott. Gianluigi Errico, ortopedico presso Effemedica, si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Perugia in data 27.02.1987.
Si è specializzato in Ortopedia e Traumatologia presso l’Università degli Studi di Siena in data 16.06.1995 ed è iscritto all’Ordine dei Medici di Terni dal 13.02.1974.

Il Dott. Errico ha conseguito un Master di Medicina Manuale presso l’Università degli Studi di Siena ed è stato assistente e Dirigente Medico presso gli Ospedali di Terni e Spoleto e Responsabile della Struttura Semplice di Patologia del Rachide ed Ortopedia Pediatrica.

Come prenotare la visita ortopedica in Effemedica

Presso Effemedica è attivo il servizio di prenotazione online, accessibile direttamente dal tasto PRENOTA ORA che trovi fisso in Homepage. Altrimenti è possibile prenotare online direttamente dal portale di prenotazione online premendo qui.

Se desideri richiedere maggiori informazioni o prenotare telefonicamente, puoi chiamare lo
0744 462300 oppure scrivere al nostro canale WhatsApp ufficiale premendo qui.

Quando è necessario consultare un ortopedico e sottoporsi alla visita ortopedica?

Si dovrebbe valutare l’idea di consultare un ortopedico ogni volta che si riscontra uno o più tra i seguenti sintomi:

  • difficoltà e limitazioni nella capacità di movimento (per molteplici ragioni);
  • dolori (di qualsiasi intensità) a schiena, spalle, anca, ginocchia o caviglie;
  • dolore prolungato a muscoli, articolazioni e tendini.


Soprattutto negli anziani, tra i campanelli d’allarme più comuni troviamo il dolore all’anca e alle ginocchia, sintomi di cartilagine consumata.

Come si svolge la visita ortopedica?

La visita ortopedica è non invasiva e indolore: si tratta di un colloquio tra il paziente e l’ortopedico, volto ad individuare il motivo per cui il paziente ha richiesto il consulto, i sintomi riscontrati, eventuali patologie correlate e una breve anamnesi familiare (lo stato di salute dei familiari più prossimi, utile per la diagnosi di patologie congenite).

Segue poi una valutazione dello stato di salute dell’apparato muscolo-scheletrico, partendo dal dolore/problema esposto dal paziente (e la relativa zona) e successivamente nella sua totalità.

Come prepararsi alla visita ortopedica? 

La visita ortopedica non prevede una preparazione specifica. Si consiglia al paziente, tuttavia, di portare con sé eventuali referti di analisi (eventuali radiografie), che potrebbero essere funzionali alla valutazione della situazione.

Segue poi una valutazione dello stato di salute dell’apparato muscolo-scheletrico, partendo dal dolore/problema esposto dal paziente (e la relativa zona) e successivamente nella sua totalità.

Ortopedia e infiltrazioni: a cosa servono e quando farle

Le infiltrazioni rappresentano un trattamento che viene eseguito dall’ortopedico. Si tratta di iniezioni di liquidi medicinali volte ad attenuare il dolore di articolazioni, muscoli e tendini e rallentare la degenerazione delle patologie che lo causano.

Le infiltrazioni costituiscono una pratica non dolorosa e non richiedono anestesia. 

Esistono in generale 3 tipologie infiltrazioni, a seconda del liquido utilizzato:

  • acido ialuronico (azione antidolorifica e lubrificante/ammortizzante)
  • cortisone (azione antinfiammatoria e antidolorifica)
  • anestetici locali (a scopo antidolorifico per tendini, legamenti, muscoli)

Tra le principali patologie per cui le infiltrazioni si rivelano benefiche troviamo: 

  • artrosi;
  • artriti non infettive;
  • condropatie;
  • artrosi conclamata;
  • borsiti;
  • capsuliti;
  • fasciti;
  • entesopatie;
  • tendiniti.


Le infiltrazioni e la terapia infiltrativa sono utilizzate anche in ambito sportivo, in caso di infiammazione o per lubrificare un’articolazione. 

Ortopedia e ozonoterapia: l'autoemoinfusione con ossigeno-ozono

L’autoemoinfusione è una tecnica che sfrutta l’ossigenazione del sangue per alzare le difese immunitarie e in generale irrorare di ossigeno i vasi sanguigni.

L’autoemoinfusione è benefica in molteplici casi:

  • per chi soffre di malattie autoimmuni, artrosiche, reumatologiche e fibromialgia;
  • per sportivi e atleti (per aumentare la resistenza fisica, diminuire la fatica e velocizzare il recupero in caso di infortuni);
  • come trattamento antivirale post-Covid 19.

È un trattamento eseguito dall’ortopedico della durata di circa 45 minuti e consiste in un prelievo di sangue venoso che viene ossigenato con una miscela di Ossigeno-Ozono e poi rimesso in circolo.

Questo aumenta l’elasticità delle pareti globulari e di conseguenza aumenta anche la capacità dei globuli rossi di trasportare l’ossigeno attraverso i tessuti, consentendo di raggiungere anche i capillari più piccoli e periferici che normalmente fanno fatica ad essere ossigenati correttamente.

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