La nostra Vision
Lettera di Francesco Castaldi, Direttore Generale e Amministratore Delegato di Effemedica
"Il grande sogno della mia vita è stato quello di fare impresa e lavorare per la dignità morale ed economica dell’essere umano."
Sogno una impresa che sappia fare profitti, non soltanto economici, con etica, con dignità, accanto al suo territorio di origine, che sappia sostituire con il benessere la sofferenza delle persone, che sia strumento di entusiasmo ed orgoglio per i miei collaboratori e le loro famiglie, che sappia riconoscere gli equilibri e la bellezza del Creato, da cui trae origine.
Per questo, desidero che una parte, anche piccola, dei profitti dell’azienda vada ad abbellire l’umanità della nostra Città e voglio che le persone lavorino le giuste ore e siano connesse il giusto tempo, così da armonizzare la tecnologia e l’umanesimo, per ritrovare un sano equilibrio tra mente, anima e corpo, perché anche l’anima e la mente hanno bisogno di nutrirsi e rigenerarsi ogni giorno.
Lo studio, la ricerca, la cultura sono indirizzi ai quali, i collaboratori di una azienda davvero moderna, non possono sottrarsi.
Mi piace pensare l’azienda come un posto leggermente più bello, dove si può stare meglio al cospetto del nostro meraviglioso paesaggio, perché tutti siamo anime pensanti e perché non possiamo più voltare le spalle alla povertà, non solo intesa in termini economico finanziari.
Avendo raggiunto una età sufficiente, ho immaginato, oltre a mio figlio, due custodi con un ruolo importantissimo, sperando che possano essere sapienti, generosi, garbati, coraggiosi ma soprattutto umili.
L’attenzione verso gli altri, specifica in una impresa che opera nel settore sanitario come la nostra e che regola la vita della azienda, è un fondamentale elemento per i nostri buoni risultati in termini sociali, solidali, culturali, civici ed in ultimo economici.
Dobbiamo coniugare la nobiltà dell’antico, proprio della nostra Città e della identità delle nostre genti, con il moderno, insito in un mondo che cambia e ci sfida ogni giorno quasi inconsapevolmente.
Gli obiettivi aziendali e le esigenze umane di benessere dei nostri Clienti e dei miei collaboratori, sono il segreto di una impresa cui i mercati guardano da più parti per la sua autentica portata innovativa.
Innovare, crescere, affermarsi, competere sarebbero una sequela sterile di principi inutili e puramente economici, se non ponessimo al centro le persone, intese non solo per la loro dignità ma accolte con passione, onestà ed amore.
Non siamo e non saremo mai tutti uguali, ci unisce solo la identità insita nel valore dell’essere umano e della vita che esso rappresenta.
Quando guardiamo o studiamo la filosofia della uguaglianza, la storia ci insegna la severità ed i disastri che tale concetto ha prodotto obnubilando le menti.
La perfezione esiste, il livello di qualità totale dei servizi esiste e si può raggiungere attraverso un nucleo di persone che portino da fuori un valido bagaglio morale che rappresenti un valore aggiunto in azienda.
E’ questo il concetto di bellezza, che disintegra o liofilizza i profili di uguaglianza tout court, che distingue una azienda che deve andare oltre i propri limiti ed avere prospettive senza egotismi, tenendo in mente il principio universale dell’umanesimo e del capitalismo umanistico.
Bellezza dunque delle cose, delle persone, delle idee, dei modi, delle parole, dei fatti.
Tutto questo coincide con la bellezza della vita e della azienda.
Solo così, il futuro è bello ed il futuro è bello e luminoso, la bellezza non è un orpello, non è un gradevole attributo esterno o una cosa che rimane in superficie.
La bellezza è la forma della qualità interiore delle persone e delle cose, dove c’è bellezza c’è sicuramente positività assoluta ed eterna.
La bellezza, nella maggioranza dei casi, coincide con semplicità.
La semplicità non è povertà di idee o di risorse, ma sintesi di cose e fatti esuberanti.
La semplicità è una grande ricchezza.
Le persone grandi sanno parlare con semplicità di cose altrettanto grandi, forse più della nostra immaginazione comune.
Quando intorno alla persone vi è semplicità, tutto è più chiaro e si può capire la bellezza ed ogni qualità umana è esaltata, portata al massimo della sua espressione.
Ai miei giovani e giovanissimi collaboratori chiedo di essere esuberanti, saggi, propositivi, provocatori, costruttori ma soprattutto di avere una visione di insieme che vada oltre le prospettive sintetiche.
Tutto questo è possibile anche con l’ausilio delle tecnologie.
Esse, se usate correttamente, ci aiutano nella ricerca del benessere, danno sollievo ai bisognosi, ci uniscono e forse accorciano i tempi nelle soluzioni alle sfide.
La tecnologia è una cosa fantastica, ha sempre avuto un potere rivoluzionario e non mi ha mai fatto paura.
Oggi più che mai però, è importante non avere timori reverenziali nei confronti della tecnologia.
Conviene restare umani, custodire insieme le riservatezze e preservare alcuni spazi di “non connessione”.
Servono per stare con noi stessi e con gli altri, per parlare davvero con amici e parenti, per passeggiare in un bosco o per correre in riva al mare, liberamente.
Un’altra priorità che dobbiamo darci è quella di farci custodi della natura, del Creato e di tutto ciò che di bello hanno fatto le persone che hanno abitato questo sublime pianeta prima di noi.
La cosa più importante per realizzare tutto questo è non avere mai paura, non lasciamoci influenzare da chi sottolinea gli aspetti di difficoltà ed incertezza che la vita riserva.
Hanno semplicemente ragione, è tutto vero, vivere pienamente è complicato.
Ma non mi stancherò mai di dirlo: non abbiate mai paura del passato, del presente e del futuro, vivete il presente con leggerezza, senza superficialità e parlate e sognate a ruota libera, fatelo per i vostri amici e per i vostri amori.
E’ questa la cavalcata della vita e della azienda, che è parte di essa, dopo tante esperienze posso dire che è il simbolo dell’amore quello vero per le persone che mi circondano, in azienda e nella mia esperienza terrena, in senso semantico, autentico e radicale.
Un amore che non conosce ostacoli, non ha dubbi su come agire e sa sfidare l’impossibile per venire incontro alle esigenze degli altri prima di quelle personali.
Quando è iniziata la attuale esperienza aziendale sotto il tetto e l’insegna di Effemedica, mi sentivo come un bambino al primo giorno di scuola che guarda l’edificio con gli occhi sgranati.
Ho capito l’importanza di quel giorno, ho capito perché da soli ci perdiamo e facilmente dimentichiamo.
Ma nulla succede per caso, il colpo di fortuna non esiste, le circostanze fortunate si e noi possiamo fare molto per attirarle.
Il tempo è passato dal quel giorno ed ora insieme alle persone a cui ho riposto piena fiducia, porto avanti con condivisione la nostra idea di fare impresa, che ogni giorno si evolve e si aggiorna, cercando di trasmetterla a chiunque frequenti la azienda.
Il segreto di questa alchimia: sono ottime persone e vengono da una solida formazione educativa, vitale ed esistenziale,…..è la mia, sicuramente, quella poco ortodossa!
Questo, dunque, è il nostro vantaggio competitivo ed auspico che sia la nostra circostanza fortunata, per rendere tutto fortemente permeabile all’umanesimo universale, in un viaggio, senza soste e con qualche pausa, che deve assolutamente essere sentimentale.
– Francesco Castaldi